
Lavanda di montagna
Olio essenziale 10 ml - 5 ml

Nome scientifico: | Lavandula angustifolia Mill. | |
Famiglia: | Lamiaceae | |
Parte usata: | Infiorescenze | |
Metodo di raccolta: | Da agricoltura biologica | |
Provenienza: | Trentino | |
Formato: | 5 ml |
IL PRODOTTO E IL SUO RACCONTO
La lavanda è ben conosciuta per il suo effetto calmante e si combina con altri rimedi sedativi per insonnia, irritabilità, mal di testa ed emicranie. Senza dubbio può essere usata in caso di agitazione, nervosismo, insonnia moderata, umore depresso. Viste le sue attività antimicrobiche e lenitive può essere utilizzata per problemi della pelle, come infezioni micotiche, prurito, piccole abrasioni, foruncoli e comedoni dell’acne. Può anche essere usata come componente di suffumigi o inalazioni in caso di disturbi respiratori, e come spray o applicazione topica insetto-repellente.
COME E QUANDO USARLO
L’OE di lavanda è ampiamente utilizzato in profumeria come parte degli accordi di fougere, chypres e ambre e nei saponi, oppure in piccole quantità nelle acque di colonia (agrumate o acque di lavanda) e in stili maschili.
Si lega bene con bergamotto ed altri agrumi, chiodo di garofano, patchouli, rosmarino, salvia, pino abete, ecc.
COMPOSIZIONE CHIMICA
Sono stati identificati più di 300 componenti dell’OE di Lavanda, ma i più importanti per quanto riguarda la caratterizzazione olfattiva sono esteri ed alcoli, come il (–)-R-linalolo e il (–)-R-linalil acetato. Alcune delle note fruttate sono date dagli esteri esilici come l’esil acetato, l’esil butirato e l’esil isobutirato, mentre lo (–)-R-lavandulolo e l’acetato corrispondente sostengono il carattere lavandato dato da linalolo e linalil acetato. Possono essere presenti, ma a percentuali molto ridotte, 1,8-cineolo e canfora.
CAUTELE
L’olio di lavanda è molto delicato e dovrebbe essere utilizzato entro un anno e mezzo dalla produzione.